L’ufficio principale di un’impresa, lo studio di un professionista, lo spazio dedicato alla direzione di un progetto… In tutti i casi in cui le funzioni di coordinamento e rappresentanza guadagnano terreno rispetto a quelle operative, anche l’arredamento si distingue da quello del resto dell’ambiente aziendale, sia nello stile sia nelle proporzioni.
Uno dei primi oggetti che si nota entrando in un ufficio è la scrivania: condiziona non solo l’impatto visivo, ma anche la disposizione interna della stanza. Le scrivanie direzionali trasmettono immediatamente un senso di serietà, oltre a risultare utili per le loro caratteristiche specifiche. Su Sediadaufficio ricapitoliamo i punti salienti di una scrivania per ufficio direzionale.
Dimensioni: l’ampiezza di una scrivania direzionale
Le misure di una scrivania direzionale sono il primo elemento che risalta all’occhio. Un tavolo collocato nell’ufficio del capo sarà generalmente più ampio delle scrivanie per pc consuete: con un ripiano da lavoro ampio, si percepisce subito l’importanza della persona che lo utilizza.
Laddove lo spazio a disposizione lo permetta, puoi considerare un modello con forma a L, che ti permetterà di dividere il tuo lavoro alla scrivania distribuendo meglio il materiale e gli accessori: stampante, scanner o altri dispositivi possono essere sistemati su un ripiano, lasciando libero l’altro per il lavoro al PC, il telefono e l’agenda. Nel modello BURTON è presente anche il supporto per PC in modo da approfittare al massimo dello spazio.
Qualità: scegliere prodotti di buona fattura
Una scrivania per ufficio dirigenziale può costare un po’ più di un normale tavolo per computer. D’altra parte, è un oggetto che va scelto con cura: se acquistiamo un prodotto di alta qualità, avremo la sicurezza che durerà per anni, resistendo all’uso quotidiano sempre in ottime condizioni, senza antiestetici graffi o segnacci. Basta un po’ di regolare manutenzione (come passare un panno per spolverare il ripiano in vetro) e il nostro investimento si ripagherà nel tempo.
Ti mostriamo come esempio la scrivania LEGO, realizzata in melaminico con struttura di sostegno in metallo nero: stabile e resistente senza rinunciare allo stile.
Design: un tocco distintivo per le scrivanie direzionali
Quando parliamo di design, ci riferiamo alla progettazione di un prodotto, e – in senso piu moderno – alla sua estetica ricercata. Chi svolge una funzione dirigenziale o rappresentativa all’interno di un’azienda o organizzazione sceglierà un arredamento di livello adeguato, con una personalità professionale ed elegante.
Le scrivanie direzionali in vetro temperato sono un ottimo esempio e si adattano bene ad un ufficio di stile contemporaneo, senza peró stonare in ambienti di stampo più classico. Un modello come KIMBO unisce la sua brillante superficie in cristallo alla struttura in metallo, sarà un tocco raffinato nel tuo ufficio.
Praticità: la chiave delle scrivanie direzionali con vari scomparti
A parte le qualifiche, alla fine quello che distingue un dirigente è la capacità di gestire con efficienza il lavoro dei colleghi e impiegati. Una scrivania direzionale ben ordinata è il punto di partenza per organizzare le attività nel modo migliore: ci aiutano in questo i modelli forniti di cassettiera, scomparti e ripiani.
Alcuni modello includono un supporto per computer, che permette di collocare la torre del PC sollevata da terra; altri, come NYME, presentano l’utile vassoio estraibile per tastiera e due pratici cassetti, per tenere tutto a portata di mano.
Stile: una scrivania in linea con la personalità dell’ufficio
Infine consideriamo che non tutte le imprese vogliono fornire lo stesso tipo di immagine aziendale. Anche l’arredamento entra in gioco in questi casi, e una scrivania direzionale per ufficio ha il suo valore nel trasmettere un senso di modernità o tradizione a seconda dei casi.
Non si sbaglia nel caso dello scrittoio OSAKA: grazie al suo contrasto tra la struttura oro e il ripiano nero è il tavolo da lavoro ideale per arredare con stile uno studio moderno o elegante.
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